Domenica 20 ottobre tutta la Chiesa, cioè tutte le chiese particolari sparse nel mondo, le comunità cattoliche, le parrocchie e quindi tutti i battezzati, celebrano la XCVIII Giornata Missionaria Mondiale per la quale il Papa ha pubblicato un Messaggio il cui slogan si rifà al versetto evangelico in Matteo 22,9 “Andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”.
Il banchetto eucaristico come profezia del banchetto escatologico.
È un messaggio che invita ogni battezzato a ritrovare lo slancio e lo zelo missionario.
Il discepolo missionario, fatta l’esperienza personale di Gesù, ha la responsabilità di andare e invitare tutti. Con lo stile di Gesù, senza stanchezza, senza delusione né pregiudizi, basta uscire, andare e, testimoniando, invitare all’incontro con il Signore, lo Sposo, il Re.
L’annuncio della Buona Novella del Regno di Dio dovrebbe essere sempre accompagnato dalla figura del banchetto.
Nel suo Messaggio Papa Francesco fa un chiaro riferimento e richiamo all’Eucarestia come banchetto delle nozze, come annunciato dal profeta Isaia “Il Signore preparerà su questo monte un banchetto per tutti i popoli” (Is 25,6).
Quando l’Eucarestia domenicale ci fa pregustare già qui ed ora il Regno di Dio è profetica, missionaria e adempie ad essere sacramento. Inoltre è evento in cui si condivide gioia e speranza nel futuro, perché siamo certi che Lui verrà di nuovo come promesso.

Tutti
Ma quali sono gli invitati a questo banchetto?
Il Papa sottolinea che i destinatari dell’invito del Re sono tutti. «Questo è al cuore della missione: quel “tutti”. Senza escludere nessuno. Tutti. Ogni nostra missione, quindi, nasce dal Cuore di Cristo per lasciare che Egli attiri tutti a sé. Ancora oggi, in un mondo lacerato da divisioni e conflitti, il Vangelo di Cristo è la voce mite e forte che chiama gli uomini a incontrarsi, a riconoscersi fratelli e a gioire dell’armonia tra le diversità. Dio vuole che “tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità”. Perciò, non dimentichiamo mai, nelle nostre attività missionarie, che siamo inviati ad annunciare il Vangelo a tutti, e non come chi impone un nuovo obbligo, bensì come chi condivide una gioia, segnala un orizzonte bello, offre un banchetto desiderabile».
Solo se gli invitati sono tutti, senza distinzione né esclusione allora si potrà sperimentare la pienezza promessa da Dio. Tutti sono invitati a mangiare in abbondanza e a condividere con gioia.
E così il banchetto è segno di comunione e solidarietà ed essenza della comunità. E dopo il banchetto andiamo ancora a fare l’invito.
Il Papa conclude il Messaggio così «Rivolgiamo infine lo sguardo a Maria, che ottenne da Gesù il primo miracolo proprio ad una festa di nozze, a Cana di Galilea. Il Signore offrì agli sposi e a tutti gli invitati l’abbondanza del vino nuovo, segno anticipato del banchetto nuziale che Dio prepara per tutti alla fine dei tempi. Chiediamo ancora oggi la sua materna intercessione per la missione evangelizzatrice dei discepoli di Cristo. Con la gioia e la premura della nostra Madre, con la forza della tenerezza e dell’affetto, andiamo e portiamo a tutti l’invito del Re Salvatore. Santa Maria, Stella dell’evangelizzazione, prega per noi! »